Il membro dell’Ufficio politico di Hamas, Izzat al-Rishq, ha dichiarato che al momento non esistono dettagli definitivi per raggiungere un accordo sullo scambio di prigionieri con Israele. Ha accusato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu di procrastinare e mentire, interrompendo gli accordi in corso. Al-Rishq ha espresso la volontà di ottenere un impegno scritto dal Gabinetto di guerra israeliano.
Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno escluso la possibilità di un accordo parziale e hanno esposto domande concrete al Gabinetto di guerra, affermando che ogni accordo dovrebbe impegnarsi nel rilascio di tutti gli ostaggi senza eccezioni.
Il bilancio delle vittime a Gaza ha raggiunto 13.300, secondo il ministero della Sanità di Hamas. I bombardamenti israeliani hanno preso di mira anche una chiesa nel sud del Libano, causando danni gravi.
Il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha commentato gli attacchi di Israele alle scuole Unrwa, dichiarando che, sebbene non abbia il mandato per classificare tali atti come crimini di guerra, è chiaro che si sta assistendo a un’uccisione di civili senza precedenti. Guterres ha suggerito la necessità di un’Autorità Palestinese rafforzata che si assuma le responsabilità a Gaza.
Il Comitato per la Protezione dei Giornalisti ha segnalato che il conflitto ha causato la morte di 48 giornalisti e operatori dei media, rendendo questo il mese più sanguinoso per i giornalisti dal 1992.
Il presidente dell’Unione africana ha condannato la risposta israeliana a Gaza, definendola ingiustificabile e preoccupante per l’aumento dell’estremismo.
L’esercito israeliano ha occupato il Palazzo della Giustizia a Gaza City, continuando a colpire simboli di governo di Hamas. I Paesi del Brics terranno un vertice straordinario sulla situazione israelo-palestinese, con la partecipazione del presidente russo Vladimir Putin.
L’Unrwa ha annunciato che circa 1,7 milioni di persone sono sfollate nella striscia di Gaza. Il ministro della Sanità egiziano è al valico di Rafah per accogliere i feriti, che saranno curati in Turchia, negli Emirati e negli ospedali egiziani. Numerosi stranieri bloccati a Gaza sono entrati in Egitto, insieme a 50 camion di aiuti, tra cui un ospedale da campo dalla Giordania e carburante.