È trascorso un anno dal tragico evento del 3 luglio 2022, quando undici alpinisti persero la vita a causa del crollo di un seracco del ghiacciaio di Punta Rocca sulla Marmolada. Recentemente, il gip del Tribunale di Trento ha archiviato l’inchiesta della Procura, concordando con le conclusioni degli esperti secondo cui l’evento non era prevedibile.

Nel frattempo, il sindaco di Canazei ha confermato che non ci sarà una zona rossa nel versante nord della Marmolada e si stanno definendo le modalità per garantire la sicurezza nell’area.

Secondo gli esperti che hanno redatto la perizia tecnica, il crollo del seracco è stato causato dalle temperature elevate registrate a partire da metà giugno 2022, che hanno provocato una significativa riduzione del ghiacciaio. Tuttavia, le alte temperature non sono state l’unica causa del crollo, poiché erano presenti anche crepacci e fratture negli strati più profondi del ghiacciaio. È importante notare che l’area di Punta Rocca si era distaccata dal ghiacciaio principale nel 2012.

Per commemorare il primo anniversario della tragedia, sono previsti tre giorni di eventi a Canazei e Passo Fedaia, ai quali parteciperanno anche alcuni parenti delle vittime. Ci saranno concerti, una messa e verrà deposta una targa commemorativa. Alcuni sopravvissuti e familiari delle vittime parteciperanno a questi eventi per rendere omaggio alle persone che hanno perso la vita nella tragedia.

Inoltre, sabato 1° luglio si è tenuto un dibattito pubblico a Canazei sul futuro della montagna in relazione ai cambiamenti climatici, che ha visto la partecipazione di figure importanti come l’alpinista Reinhold Messner e il glaciologo Christian Casarotto.

Va notato che la famiglia di Liliana Bertoldi, l’unica vittima trentina, non parteciperà al momento di commemorazione.