La Gran Bretagna ha iniziato l’evacuazione dei suoi cittadini intrappolati in Sudan, dopo 10 giorni di combattimenti urbani che hanno causato centinaia di morti. I voli militari britannici partiranno da un aeroporto fuori Khartoum e saranno aperti a coloro che hanno il passaporto britannico, con priorità ai gruppi familiari con bambini, anziani o a persone con problemi di salute.

Gli italiani che erano rimasti intrappolati nel Sudan sono stati evacuati in sicurezza in Gibuti e successivamente trasferiti in Italia con due velivoli separati dell’aeronautica militare. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha accolto i connazionali a Ciampino, lodando la cooperazione tra i diversi Paesi per portare a termine l’operazione di evacuazione.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato che i generali in guerra nel Sudan hanno concordato un cessate il fuoco di tre giorni a partire dalla mezzanotte di oggi, dopo che le precedenti offerte per sospendere il conflitto sono fallite.

In totale, 96 persone sono arrivate a Ciampino, di cui 83 italiani e 13 stranieri di diverse nazionalità. Oltre ai passeggeri italiani, sono stati evacuati anche cittadini europei ed extraeuropei, con oltre 1200 cittadini europei che saranno stati tratti in salvo.

Malgrado la situazione ancora instabile in Sudan, le operazioni di evacuazione sono state portate a termine con successo grazie alla cooperazione e alla determinazione degli operatori umanitari, diplomatici e militari coinvolti.