Quota 103 con almeno 62 anni di età e 41 di contributi e una stretta sul recupero dell’inflazione per le pensioni più alte secondo le  misure messe in campo previdenziale sul tavolo del Cdm della manovra, che prevedono anche la conferma di Opzione donna e dell’Ape sociale. Per la flessibilità in uscita dovrebbe essere stanziato nel complesso circa un miliardo mentre i risparmi della stretta sulla perequazione delle pensioni più alte dipenderà dalle soluzioni scelte.

Potrebbe valere circa 1,5 miliardi se si riducesse il recupero dell’inflazione dal 75% al 50% per le pensioni superiori a cinque volte il minimo, cioè a 2.621 euro lordi al mese. Ma potrebbe anche superare i tre miliardi se si tagliasse al 50% anche la perequazione delle pensioni tra le quattro e le cinque volte il minimo (tra i 2.097 euro e i 2.621). Questo se si decidesse il taglio netto sull’intero assegno. Ma non sono escluse anche soluzioni meno importanti. Nel caso della misura limitata ai redditi da pensione superiori ai 2.097 euro al mese resteranno comunque tutelati quasi tre pensionati su quattro ma quelli che saranno colpiti dalla misura avranno una penalizzazione consistente a fronte di una perequazione calcolata dal Mef per il 2023 che al 100% vale il 7,3%.
In caso di taglio dal 90% al 50% del recupero dell’inflazione per le pensioni tra le quattro e le cinque volte il minimo un assegno da 2.400 euro lordi avrebbe un recupero di circa 87 euro invece che di 157 euro con una perdita di 70 euro al mese. La perdita si ridurrebbe a 4,24 euro se si utilizzasse la franchigia. Per un reddito da pensione da 5mila euro (che ora ha una perequazione al 75%) il recupero sarebbe di 182 euro invece che di 273 con una perdita di circa 90 euro (con il taglio su tutta la pensione).
Sul fronte della flessibilità in uscita la nuova legge di Bilancio dovrebbe prevedere l’introduzione di Quota 103 con almeno 62 anni di età e 41 di contributi alla quale dovrebbe affiancarsi una finestra mobile di tre mesi per il lavoro privato e di 6 mesi per i dipendenti pubblici così come è stato previsto per Quota 100. Le risorse da stanziare per il 2023 dovrebbero essere intorno a 700 milioni per una platea totale di circa 47mila persone.