Il superbonus, introdotto dal governo italiano nel 2020, mira a incentivare la riqualificazione energetica degli edifici attraverso una serie di agevolazioni fiscali. Tuttavia, l’implementazione del superbonus ha incontrato alcuni problemi, in particolare per quanto riguarda l’acquisizione dei crediti fiscali da parte delle banche.
Il problema dei crediti incagliati è stato al centro del dibattito politico per mesi, ma sembra che finalmente una soluzione sia vicina. Secondo quanto riportato, il governo sta lavorando per ottenere la collaborazione delle banche nell’affrontare questo problema. La moral suasion è uno strumento che il governo sta utilizzando per incentivare le banche ad acquistare i crediti fiscali incagliati, mentre sta anche studiando nuovi strumenti per facilitare questa operazione.
In particolare, l’F24 e i Btp sembrano essere le ipotesi più percorribili al momento, ma i lavori per trovare una soluzione continuano. Tuttavia, il tempo stringe e il testo del decreto superbonus è atteso in Aula già mercoledì prossimo. Il governo sembra essere ottimista riguardo alla possibilità di trovare una soluzione, soprattutto se le banche offriranno il loro aiuto.
Le banche sembrano essere disposte a collaborare, ma c’è ancora una certa cautela in attesa di vedere come si sbloccherà la partita in Parlamento. Tra gli istituti finanziari disponibili figurerebbe Unicredit, mentre Banco Bpm ha già impegni all’acquisto di crediti fiscali sottoscritti. Anche Poste sembra essere disponibile ad aiutare.
Intesa San Paolo è stata finora la banca che ha acquistato più crediti in assoluto ed è l’unica ad aver utilizzato il meccanismo delle recessioni. Complessivamente, dal 2020 Intesa ha acquisito crediti fiscali per circa 16 miliardi che corrispondono a oltre 70.000 clienti.