Il Prefetto Francesco Tagliente è stato nominato Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella.
Il titolo di Cavaliere di Gran Croce è un’onorificenza di altissimo rango. È la massima onorificenza concessa dalla Repubblica Italiana per premiare altissime benemerenze di persone eminenti, italiane e straniere. Il decreto di nomina è stato firmato il 2 giugno, è stata pubblicata sulla G.U. de 26 luglio.
La sua è stata una vita dedicata allo sport, alla cultura, all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e, soprattutto, al servizio della gente, tenendo sempre al centro la persona umana, con una particolare attenzione alle fragilità, riuscendo sempre a coniugare la necessità di adempiere ai doveri dello Stato con le esigenze di rispetto della persona umana, della sua individualità e delle sue legittime aspettative.
Ha contribuito allo sviluppo dello sport e della cultura ed ha promosso un nuovo modello di pianificazione e gestione della sicurezza delle città e delle manifestazioni di piazza.
Si è distinto ed affermato anche in ambito sportivo tanto che il mondo dello sport gli ha concesso tre benemerenze: la Stella d’Oro al Merito Sportivo del CONI, la Medaglia d’oro al merito sportivo della Federazione italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali e la Medaglia d’oro della FIFA conferitagli a conclusione dei campionati mondiali di calcio Berlino 2006.
In ambito calcistico ha operato in prima persona, avviando un percorso di dialogo con le tifoserie, che ha contribuito ad accrescere la presenza delle famiglie con bambini allo stadio, sperimentando con successo prima allo stadio di Empoli per oltre un anno e poi a Firenze il modello per la gestione della sicurezza con la Polizia fuori dagli stadi anche in occasione di gare internazionali. Per il suo impegno in questo campo, è considerato il padre storico dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e promotore della normativa antiviolenza negli stadi, dall’arresto in flagranza differita alla carta del tifoso, dall’abbattimento delle barriere alla gestione delle partite con i reparti antisommossa lontani dagli stadi. Sul fronte della gestione dell’ordine pubblico, attraverso la politica del “doppio binario”, ha assicurato il bilanciamento tra il diritto a manifestare e le esigenze della città, garantendo allo stesso tempo rigore in relazione agli illeciti registrati. La sua gestione ha fatto parlare anche la stampa estera di “modello italiano”. Privilegiando “l’inchiostro” alle cariche con lacrimogeni e manganello, è riuscito a portare la sicurezza sugli spalti (riferimento particolare ad un derby serale Roma Lazio) fino a 5.000 bambini.
A Firenze, Roma e Pisa ha elaborato e dato attuazione a progetti pluriennali finalizzati a garantire ai cittadini il diritto di “essere e sentirsi sicuri”, con interventi volti a favorire la pronta accessibilità ai servizi e agli uffici di polizia e la qualità della risposta da parte degli operatori. Tra i successi dei servizi resi al cittadino si ricordano in particolare i progetti “113 – Pronto in sei secondi” e “Passaporto sotto casa in sette giorni”.
Tagliente è stato anche antesignano della “Spending Review”, avviando e portando avanti (a Firenze, Roma e Pisa sin dal 2007) attività importanti per il contenimento dei costi di gestione, anche con la dismissione degli immobili adibiti a servizi istituzionali in locazione passiva in favore di quelli demaniali, ponendosi inoltre, dal 2007, da protagonista della politica del risparmio energetico.
Una vita al servizio della gente, dunque, tenendo in cima la scala dei valori la persona umana. Particolarmente attento alla prevenzione delle tragedie familiari, frequenti a causa della crisi economica, a Pisa ha istituito il “Servizio di Ascolto e Sostegno”, grazie al quale è stato possibile trovare una soluzione alle difficoltà di coloro che versano in situazioni di disagio.
Giornalista pubblicista, docente, autore di libri e saggi specialistici, nel corso del suo lungo e prestigioso servizio nell’Amministrazione dell’Interno ha promosso un nuovo rapporto di intesa con la società civile. Le sue straordinarie capacità professionali e umane sono riportate in un libro, con oltre 60 testimonianze raccolte da quindici cronisti, da cui emerge la sua figura di “Prefetto facilitatore”, “Prefetto di ferro dal cuore d’oro” e “Sarto istituzionale”.