Taiwan deve essere pronta a fronteggiare una possibile guerra con la Cina. Questa è la dichiarazione del ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, che ha espresso la sua preoccupazione per i recenti esercizi militari cinesi effettuati intorno all’isola. Secondo l’intelligence americana, il presidente cinese Xi Jinping ha ordinato ai militari di essere pronti per una possibile invasione di Taiwain entro il 2027.

La minacciosa manovra aero-navale di Pechino è stata lanciata poco dopo la visita della presidente taiwanese Tsai Ing-wen negli Stati Uniti, dove ha incontrato diversi parlamentari. Il ministro Wu ha risposto alle accuse dicendo che “la Cina non può dettare come i nostri amici vogliano aiutare Taiwan”, e ha chiesto che l’isola sia preparata per qualsiasi eventualità.

Il presidente francese Emmanuel Macron, durante la sua visita in Cina, ha affermato che gli europei non dovrebbero diventare seguaci dell’agenda degli Stati Uniti e che non è nel loro interesse accelerare una crisi su Taiwain. Il ministro degli Esteri di Taipei ha risposto dicendo che il governo di Parigi ha mostrato sostegno a Taiwan, ma che è ancora in fase di comprensione di ciò che il presidente francese ha detto.

La Cina, dal canto suo, ha sottolineato che manterrà la pressione su Taiwan, con l’impegno a non lasciare margini ad “attività separatiste”. La portavoce dell’Ufficio per gli affari di Taiwan, Zhu Fenglian, ha annunciato che le tensioni sono destinate a restare e che “non lasceremo spazio ad alcuna forma di attività separatista di Taiwan”.

La situazione tra Cina e Taiwan rimane quindi delicata, con l’isola che si prepara a fronteggiare una possibile guerra e Pechino che mantiene la pressione su di essa. Resta da vedere quale sarà la risposta degli Stati Uniti e della comunità internazionale.