
Terzo giorno di ricerche, riprese alle 7 circa di questa mattina sotto il coordinamento di Aeronautica militare e Prefettura di Modena per l’elicottero di cui si sono perse le tracce giovedì mattina sull’Appennino tosco-emiliano.
Il velivolo, con sette persone a bordo (sei passeggeri e il pilota), era partito dall’aeroporto di Capannori Tassignano (Lucca) ed era diretto nel Trevigiano. Finora numerosi sorvoli, e ricognizioni con squadre di terra, anche sul versante toscano del crinale, non hanno dato alcun esito.
Al terzo giorno di ricerche, il soccorso alpino è presente con diverse squadre territoriali, alcune delle quali pronte all’occorrenza ad imbarcarsi su elicotteri per sorvoli dall’alto, e due basi mobili: una a Pievepelago e l’altra a Piandelagotti (in Appennino Modenese, vicino al confine con la provincia di Reggio Emilia).
L’elicottero, ingaggiato da un’azienda emiliana, da qualche giorno faceva la spola tra Toscana e Veneto per portare alcuni manager stranieri, quattro imprenditori turchi e due libanesi, in visita in alcune aziende, in concomitanza con una importante fiera sulla carta a Lucca. Di origine veneta il pilota.
Le ricerche di oggi si stanno concentrando sul monte Cusna, cima dell’Appennino reggiano. In questa area sono stati individuati un cratere e dei detriti che potrebbero essere compatibili con i resti del velivolo. L’avvistamento è stato effettuato da parte di un elicottero della Guardia di Finanza, nei dintorni del rifugio Battisti. Sarebbe stato un escursionista a segnalare ai soccorritori probabili resti dell’elicottero. L’area interessata è quella tra il Rifugio Battisti e Segheria. Sul posto si stanno recando squadre da terra e anche un elicottero per calare personale. L’individuazione è stata possibile a seguito del rinvenimento di alcuni alberi bruciati e di alcuni resti metallici.