Ventinove misure cautelari personali, diverse delle quali rivolte ad esponenti apicali della ‘ndrangheta, e il sequestro di cinque aziende di trattamento rifiuti tra Calabria e Emilia Romagna sono state eseguite dai carabinieri del Gruppo forestali e del Comando provinciale di Reggio Calabria nell’ambito di una inchiesta della Dda reggina. Gli indagati sono accusati, a vario titolo di, associazione mafiosa, traffico illecito di rifiuti ed altri reati ambientali al termine di una indagine condotta dal Nipaaf, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri Forestali. La filiera dei rifiuti partiva da Gioia Tauro e arrivava fino al Nord Italia.