Donald Trump torna al centro dell’attenzione mediatica con un discorso in cui difende se stesso e attacca i suoi accusatori. L’ex presidente degli Stati Uniti si è consegnato al tribunale di New York per rispondere ai 34 capi d’imputazione a suo carico nel caso Stormy Daniels, ma non ha perso l’occasione per attaccare il “sistema giudiziario corrotto” e le “persecuzioni politiche”. Durante il suo intervento, Trump si è anche difeso dalle accuse di aver tentato di “cospirare per minare l’integrità delle presidenziali del 2016” comprando il silenzio di alcune donne che avrebbero avuto rapporti sessuali con lui. “L’unico crimine che ho commesso è stato difendere l’America da chi la vuole distruggere”, ha detto l’ex presidente.
Trump ha attaccato i suoi accusatori, definendoli strumenti della “sinistra radicale” e accusando il procuratore di New York, Alvin Bragg, di essere pagato da George Soros. L’ex presidente ha anche attaccato Joe Biden e la sua ex avversaria Hillary Clinton per ‘l’email gate’, sostenendo che il presidente americano vuole la terza guerra mondiale.
Il discorso di Trump sembra essere stato influenzato dalla giornata senza precedenti nella storia degli Stati Uniti e dalle accuse pesanti che gli sono state rivolte. Tuttavia, Trump non ha rinunciato a difendere se stesso e ad attaccare i suoi nemici, dimostrando ancora una volta il suo stile aggressivo e polemico.
Il discorso ci conferma l’ennesima volta che Donald Trump è un personaggio controverso e divisivo, in grado di suscitare forti reazioni tra i suoi sostenitori ma anche tra coloro che lo considerano un pericolo per la democrazia del Paese. Resta da vedere come si evolveranno le vicende legali che lo vedono coinvolto e se questo discorso avrà conseguenze sulle sue future intenzioni politiche.