
Una terribile tragedia ha sconvolto la periferia di Torremaggiore, in provincia di Foggia, nella notte tra sabato e domenica. Un uomo albanese di 45 anni, Taulant Malaj, ha ucciso il suo vicino di casa, Massimo De Santis, che riteneva avesse una relazione con sua moglie, accoltellandolo alla gola e all’addome. Successivamente, Malaj si è recato nell’appartamento della sua consorte, Tefta, dove ha brutalmente ucciso la loro figlia di 16 anni, Gessica, cercando di salvare la madre. La madre, anche lei ferita, è riuscita a fuggire e a chiamare i carabinieri. Tuttavia, Malaj cercava anche il loro figlio di 5 anni per ucciderlo. Quando i militari sono arrivati, hanno trovato l’assassino mentre vagava nelle vicinanze.
Il duplice omicidio è avvenuto in una palazzina in cui le due famiglie vivevano in appartamenti vicini. Malaj ha girato un video choc con i corpi delle vittime, che è diventato virale sui social media, provocando sconcerto e orrore nella comunità locale. Il sindaco di Torremaggiore, Emilio Di Pumpo, ha fatto un appello su Facebook per fermare “il tam tam” e “avere rispetto per le anime dei nostri concittadini venuti a mancare”.
Gessica, la giovane vittima, era una studentessa liceale e viene descritta come una ragazza studiosa ed attaccata alla madre dai suoi compagni di scuola. Il fratellino di 5 anni è stato temporaneamente affidato agli zii, mentre la madre è ricoverata in ospedale in stato di choc.
Malaj, che lavorava come panettiere, ha utilizzato un coltello da cucina per commettere i suoi crimini, arma che è stata ritrovata dagli investigatori. Il delitto sembra essere stato motivato dalla presunta relazione tra la moglie di Malaj e De Santis, tuttavia, secondo alcune persone che conoscevano la coppia, quella di Malaj era solo un’ossessione che non aveva alcun riscontro con la realtà.
L’assassino si è consegnato alla polizia e adesso si trova in stato di fermo. Gli investigatori stanno ascoltando parenti e amici delle vittime per cercare di ricostruire l’ambito in cui è maturato il duplice omicidio.