Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel consueto videomessaggio notturno, ha ribadito: “Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente. Stiamo rafforzando le difese – ha aggiunto – e bisogna elogiare il coraggio e la resilienza di coloro che difendono le città”. Poi nei confronti dell’Occidente: “Occorre anche dire che il nostro Paese non ha ricevuto abbastanza moderni sistemi antimissilistici dagli alleati”. Anche il Cremlino ammette che il Donbass è al centro della sua “operazione militare speciale: la sovranità delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk – spiega il portavoce Dmitry Peskov – è stata riconosciuta dalla Russia. Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza. La nostra operazione è stata avviata su richiesta di queste due repubbliche: uno degli obiettivi principali consiste nel salvarle e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”. Secondo Peskov, “l’Ucraina è un paese difficile e ostile per la Russia, è un Paese che di fatto ha completamente proibito qualsiasi media di lingua russa, è un Paese che ha reso la lingua russa secondaria e così via”. Intanto la città di Odessa è sotto attacco. Alcune fonti giornalistiche affermano che a essere colpiti sono dei depositi di carburante situati vicino al porto. Richard Gaisford, inviato della britannica Itv.  Il vice del consiglio comunale di Odessa, Petro Obukhov, ha chiesto ai cittadini di restare in casa e non interferire coi soccorsi. A Mariupol è invece stato ucciso il regista lituano Mantas Kvedaravičius, di 45 anni.