L’intensificarsi degli attacchi delle forze russe nelle regioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Marinka della provincia di Donetsk nell’Ucraina orientale continua a tenere in allarme lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev. Ieri infatti sono stati respinti ben 58 attacchi, mentre l’aeronautica militare ucraina ha effettuato sei attacchi via aerea nelle aree di concentrazione del personale e delle attrezzature militari russe.
Le violenze hanno causato anche danni alle infrastrutture civili, in particolare nell’oblast di Zaporizhzhia dove due missili S-300 lanciati dalle forze russe hanno colpito e danneggiato alcune infrastrutture civili causando alla fine la morte e il ferimento di alcune persone.
Anche le città di Kupyansk nell’oblast di Kharkiv e Druzhkivka nell’oblast di Donetsk sono state attaccate con un totale di 60 missili lanciati dalle forze russe.
La situazione è ulteriormente peggiorata a Kherson dove durante la notte le forze russe hanno attaccato il villaggio di Novoberyslav e il villaggio di Kizomys. In entrambi i casi i bombardamenti hanno colpito zone civili, ma per fortuna non ci sono state vittime.
La comunità internazionale si è espressa a favore del cessate il fuoco. Tuttavia, gli attacchi alle regioni orientali dell’Ucraina continuano ad intensificarsi, mettendo a rischio la vita dei civili e minando la già fragile stabilità della regione.