Il gruppo paramilitare russo noto come Wagner ha annunciato il completamento dell’operazione “Tritacarne Bakhmut”. La notizia è stata diffusa dal capo della compagnia privata militare, Yevgeny Prigozhin, il quale ha dichiarato che l’obiettivo principale dell’operazione non era la conquista dell’insediamento di Bakhmut, ma piuttosto quello di “macinare” le unità delle forze armate ucraine e organizzare una tregua per l’esercito russo, in modo da ripristinare la sua capacità di combattimento.

Il termine “tritacarne” suggerisce l’idea di una battaglia sanguinosa e violenta, finalizzata a indebolire le forze nemiche. Secondo Prigozhin, l’obiettivo dell’operazione era quello di infliggere pesanti perdite alle truppe ucraine, in modo da costringere il governo di Kiev ad accettare le condizioni imposte dalla Russia per una tregua.

L’operazione ha quindi avuto successo, secondo Prigozhin, poiché è stata in grado di svolgere il suo compito principale. Tuttavia, questo tipo di tattica militare solleva numerose preoccupazioni riguardo alla sicurezza delle popolazioni civili e alla violazione del diritto internazionale.

La compagnia privata militare Wagner è nota per il suo coinvolgimento in conflitti in tutto il mondo, tra cui la Siria, la Libia e l’Ucraina. Il gruppo è stato accusato di aver commesso gravi violazioni dei diritti umani e di aver agito in modo non regolamentato e fuori dal controllo delle autorità russe.