In una nota del Quirinale, al termine del CSD, si legge: “Il Consiglio Supremo di Difesa esprime la più ferma condanna per l’ingiustificabile aggressione militare lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, che rappresenta una grave e inaccettabile violazione del diritto. Perché l’Europa non precipiti improvvisamente in un vortice di guerre, è necessario agire con forza e lungimiranza per ristabilire il primato del diritto internazionale e la salvaguardia dei principi e dei valori che hanno garantito pace e stabilità al nostro continente. La Repubblica Italiana chiede alla Federazione Russa l’immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze fuori dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina. Nell’affrontare la crisi in atto, l’Italia manterrà uno stretto raccordo con i propri partner in tutti i principali consessi internazionali. Insieme con i paesi membri dell’UE e gli alleati della NATO è indispensabile rispondere con unità, tempestività e determinazione. L’imposizione alla Federazione Russa di misure severe vede l’Italia agire convintamente nel quadro del coordinamento in seno all’Unione Europea”. Secondo fonti di Governo, tra domani e sabato si potrebbe riunire di nuovo il Consiglio dei ministri per varare un decreto per un nuovo dislocamento delle truppe italiane, in linea con il dispositivo che sta mettendo in campo la Nato dopo gli attacchi russi in Ucraina. Adolfo Urso, presidente del Copasir, ha riferito che si è svolta una riunione straordinaria con la audizione dell’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, prefetto Franco Gabrielli, in merito all’attacco militare russo. Il sottosegretario ha aggiornato tempestivamente il Comitato sulla riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica e sugli intendimenti del governo per fronteggiare la gravissima situazione, insieme ai partner europei e agli alleati atlantici, e sulle ricadute sulla nostra sicurezza nazionale, con particolare riferimento al tema dell’approvvigionamento energetico, la sicurezza cibernetica, i riflessi sui flussi migratori e l’impatto sullo scenario internazionale”. Alla riunione hanno partecipato anche i componenti della Lega, sen. Paolo Arrigoni e on. Raffaele Volpi, importante segnale di unità delle forze politiche nell’affrontare la drammatica crisi nella nostra Europa.