L’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha dichiarato durante un dibattito con i membri del partito repubblicano che il 6 gennaio ha fatto il suo dovere difendendo la Costituzione americana e che Donald Trump ha commesso un errore allora e sta ancora commettendo errori. Pence ha annunciato la sua candidatura alla presidenza, sostenendo che gli Stati Uniti si trovano in una grave crisi e che Joe Biden ha indebolito il paese. Ha anche espresso la speranza che Trump non venga processato per la questione delle carte classificate, sottolineando che un processo contro un ex presidente sarebbe divisivo per un’America già divisa. Pence ha elogiato la Corte suprema degli Stati Uniti per la storica sentenza dell’anno scorso che ha praticamente abolito il diritto all’aborto a livello nazionale, affermando che sosterrà il diritto alla vita in ogni ambito, sia negli Stati Uniti che all’estero, se diventerà presidente. Ha inoltre menzionato i tagli ai finanziamenti dell’organizzazione Planned Parenthood, che sostiene il diritto all’aborto, durante l’amministrazione Trump. Nel frattempo, fonti informate a Politico riferiscono che i pubblici ministeri federali hanno notificato a Donald Trump che è oggetto di un’indagine penale condotta dal procuratore speciale Jack Smith, che sta indagando sulle carte classificate portate da Trump nella sua residenza a Mar-a-Lago e che potrebbe presto incriminarlo.