Messaggi creativi e linguaggio delle immagini per informare sull’Epatite C e spingere a fare il test le persone che potrebbero aver contratto il virus e ancora non lo sanno. Punta su questo mix ‘Insieme si vinCe’, il nuovo contest rivolto a videomaker, promosso da Gilead e patrocinato da Associazione Italiana Studi sul Fegato (Aisf), Fondazione The Bridge, Liver Pool e Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit).
L’Epatite C, di cui si celebra la Giornata Mondiale il 28 luglio, può non dare sintomi per lungo tempo. Ma in alcuni casi progredisce e può portare a conseguenze gravi, come cirrosi e cancro del fegato, che possono essere letali o necessitare un trapianto di organo. A causarla, è il virus Hcv che si trasmette attraverso sangue infetto, sesso non protetto o l’uso di oggetti contaminati, come siringhe e rasoi. Promuovere prevenzione e far emergere i casi ‘silenti’ è l’obiettivo del contest ‘Insieme si vinCe’ che, grazie a UserFarm, la più grande piattaforma di produzione video, permetterà ai creativi di tutto il mondo di sfidarsi nella produzione di un video di massimo 45 secondi. Una giuria di esperti premierà i tre videomaker che sapranno rappresentare nel modo più efficace e coinvolgente l’Epatite C e i loro video diffusi sul web in campagne di sensibilizzazione a partire nel 2020. “Le storie raccontate dai tre video serviranno da stimolo alla popolazione sia per conoscere ed evitare l’infezione, sia per sconfiggerla nel momento in cui si scopra di averla”, precisa Massimo Galli, presidente della Simit, “perché più se ne parla con un linguaggio diretto, empatico ed efficace e più è facile raggiungere diverse fasce di persone, tra cui coloro che hanno difficoltà a capire cosa sia un virus”.

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