Nonostante le speranze di un possibile cessate il fuoco, i razzi provenienti dalla Striscia di Gaza continuano a colpire il sud di Israele, mentre l’aviazione israeliana attacca gli obiettivi della Jihad Islamica nell’enclave palestinese. Finora, sono stati lanciati 547 razzi da Gaza verso Israele, con 166 obiettivi della Jihad Islamica colpiti dall’aviazione israeliana nella Striscia.

Il portavoce militare israeliano ha riferito che dei razzi lanciati, 124 sono ricaduti all’interno di Gaza, mentre 175 sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Purtroppo, un cittadino israeliano è stato ucciso a Rehovot, nel centro di Israele, quando un razzo proveniente da Gaza ha colpito il condominio di tre piani in cui risiedeva. Sono stati segnalati anche altri quattro feriti.

Nel frattempo, Israele ha eliminato altri leader militari della Jihad Islamica palestinese. Di recente, l’esercito israeliano ha colpito e ucciso Ahmed Abu Daka, vicecomandante dell’unità missilistica della Jihad. L’attacco è avvenuto in un edificio a Khan Yunis, nel sud della Striscia, dove sono stati riportati altri quattro feriti. Daka è il quinto esponente dell’ala militare della Jihad ucciso dall’inizio delle ostilità.

Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha dato istruzioni all’esercito di prepararsi per “una serie di ulteriori operazioni” nella Striscia e di essere pronti ad affrontare altri lanci provenienti da Gaza. Secondo la radio pubblica israeliana, una delegazione proveniente dall’Egitto sta arrivando per discutere la possibilità di una tregua, anche se i termini devono ancora essere definiti.

I ministri degli Esteri di Francia, Germania, Giordania ed Egitto hanno chiesto la fine delle violenze tra Israele e i militanti di Gaza, che da tre giorni si stanno scambiando pesanti fuochi. “La carneficina deve finire ora”, ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock dopo aver ospitato colloqui con i suoi omologhi. Anche il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha sottolineato che “gli sviluppi negativi devono finire, la pace deve essere ripristinata”.

Tuttavia, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha ammesso che gli sforzi di mediazione del Cairo per un cessate il fuoco a Gaza sono finora falliti. “Nonostante i nostri strenui sforzi, non abbiamo ottenuto i risultati sperati”, ha affermato Shoukry. Ha anche confermato che l’Egitto sta continuando i suoi sforzi sia con le due parti in conflitto che con la comunità internazionale per riportare la calma e riprendere il processo politico.