Patrick Zaki, il ricercatore egiziano e attivista dei diritti umani, dovrebbe partire domani dal Cairo e raggiungere Milano Malpensa su un volo di linea di una compagnia egiziana, secondo quanto riportato da fonti qualificate all’ANSA. Si apprende che Zaki avrebbe rifiutato l’offerta del governo italiano di un volo speciale e non desidera essere assistito dalle autorità romane durante il viaggio. Amnesty International Italia, tramite il portavoce Riccardo Noury, sostiene che la scelta di viaggiare su un volo di linea non è un atto politico di opposizione, ma piuttosto un gesto di indipendenza, che è fondamentale per i difensori dei diritti umani.
Questa notizia giunge dopo il rilascio di Patrick Zaki dalla Direzione di polizia di Nuova Mansura, grazie alla grazia del presidente egiziano al-Sisi. Egli era stato precedentemente condannato a tre anni di carcere per diffusione di notizie false. Nel suo tweet successivo alla liberazione, Zaki ha espresso la sua gioia per la libertà ritrovata e ha annunciato di voler coronare il suo sogno tanto atteso a Bologna. Ha anche sottolineato il desiderio di vedere più prigionieri politici rilasciati per la libertà di opinione e di espressione.
Contattato telefonicamente, Patrick Zaki ha confermato di aver rilasciato la dichiarazione in cui esprime gratitudine per il sostegno ricevuto e pianifica il futuro, compreso il suo desiderio di sposarsi e continuare il suo dottorato. Auspica anche una soluzione completa per il caso dei prigionieri politici. La sua lotta per i diritti umani e l’indipendenza dai governi continua ad essere una priorità per lui e per Amnesty International Italia.