L’attivista egiziano Patrick Zaki è stato festeggiato a Bologna insieme al sindaco Matteo Lepore e al rettore Giovanni Molari. Con una grande cerimonia in piazza Maggiore, Zaki ha rimosso uno striscione che chiedeva la sua liberazione da Palazzo d’Accursio. La città ha dimostrato il suo sostegno all’attivista, che ha ricevuto la cittadinanza onoraria. Nel suo discorso, Patrick Zaki ha ringraziato Bologna e tutti coloro che hanno contribuito alla sua liberazione attraverso mobilitazioni online.
L’attivista ha elogiato Bologna come una città della libertà e dei diritti umani, un esempio per chiunque lotti per idee diverse. Ha sottolineato che la lotta per la liberazione dei prigionieri di coscienza continua, anche dopo il suo ritorno. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha definito la campagna per la liberazione di Zaki come la più grande del XXI secolo, esprimendo gratitudine per il successo della mobilitazione. Ha anche chiesto di continuare a canalizzare l’energia raccolta verso altre cause importanti.
La festa a Piazza Maggiore è stata un’occasione per celebrare la vittoria della libertà di Patrick Zaki e per ribadire l’impegno nella difesa dei diritti umani. L’evento ha evidenziato l’importanza della solidarietà e della mobilitazione civile nel promuovere il cambiamento e la giustizia sociale. La cittadinanza onoraria conferita a Zaki rappresenta un riconoscimento tangibile del suo coraggio e della sua dedizione alla causa della libertà.