Il presidente ucraino Zelensky parlerà da Kiev anche alle Camere italiane, riunite a Montecitorio. Un discorso che si preannuncia duro. In tarda mattinata sarà ascoltato da Elisabetta Casellati, Roberto Fico, il premier Mario Draghi, l’ambasciatore ucraino, Yaroslav Melnyk, e i parlamentari.

Montecitorio si prepara così ad ospitare l’incontro virtuale in un clima comunque teso.  I parlamentari di Alternativa, gruppo nato dai fuoriusciti del Movimento, annunciano che non parteciperanno alla seduta con Zelensky, definita “una forzatura” e “un’operazione di marketing”. Il senatore Nicola Morra ha spiegato che non ci sarà perchè “fuori per lavoro”. Ancora incerti i colleghi Elio Lannutti e Paola Nugnes. Emanuele Dessì, ora nel Partito Comunista, diserterà il collegamento, come pure dovrebbe fare Gianluigi Paragone che ha fondato Italexit. C’è poi Bianca Laura Granato (Misto), finita nell’occhio del ciclone per aver sostenuto la necessità di far intervenire in collegamento con il Parlamento italiano anche Vladimir Putin. Alla Camera è diversificata la posizione di FacciamoEco che lascia agli iscritti la facoltà di decidere in autonomia. Per FI vengono dati come assenti Veronica Giannone e Matteo Dall’Osso, così come i dem al seguito del segretario Enrico Letta. In LeU si preannunciano tutti presenti.