di WANDA CHERUBINI-
VITERBO – – “Ombre Festival” a Piazza della Repubblica: Laura Sgrò, avvocato di Pietro Orlandi, ha presentato lo scorso 27 luglio il libro “Cercando Emanuela, le verità nascoste e le nuove indagini sul ruolo del Vaticano nel caso Orlandi”. Pietro Orlandi e il giornalista Paolo Di Giannantonio hanno partecipato all’evento. La scomparsa di Emanuela Orlandi, dopo 40 anni, continua a non avere risposte. Pietro Orlandi condivide il messaggio di non arrendersi mai di fronte alle ingiustizie e porta il caso tra gli studenti degli istituti scolastici. Il Vaticano, dopo 40 anni, ha deciso di aprire un’inchiesta. “Il 9 gennaio la procura del Vaticano ha aperto un’indagine sul rapimento di Emanuela e poi anche la Procura di Roma ha aperto un fascicolo – ha affermato l’avvocato Sgrò – Sta ora per aprirsi una commissione d’inchiesta parlamentare. Qualche passo avanti, quindi, è stato fatto, visto che poi c’è stato il fango, unico modo per riportarci indietro”. “E’ molto complesso l’argomento, sicuramente c’è la volontà da parte del Vaticano di allontanare la verità dal loro ambiente e portarlo fuori con un argomento imbarazzante – ha commentato Pietro Orlandi – Stanno lavorando su queste avances che questo mio zio avrebbe fatto 5 anni prima a mia sorella maggiore e che non hanno nulla a che fare con Emanuela. La speranza ora è affidata all’avvio dei lavori di una commissione di inchiesta parlamentare. “La commissione di inchiesta è importante perché questa storia ha 40 anni e perché la commissione può fare qualcosa che la Procura non può fare: indagare sui reati prescritti – precisa l’avvocato Sgrò- . E per una storia che ha 40 anni anche ciò che è prescritto è determinante. Quindi ben venga la commissione che vada a scavare in 40 anni della storia del nostro Paese perché la storia di Emanuela ha lambito tutta una serie di
storie non chiarite: il crack del banco Ambrosiano, la banda della Magliana ed anche l’attentato a Giovanni Paolo II. Allora che si diano delle risposte che prima di tutto le merita questa famiglia, ma anche ogni cittadino onesto di questo Paese”. Pietro Orlandi ha insistito sull’importanza della commissione per fare luce su questa vicenda complessa. La ricerca della giustizia per Emanuela Orlandi rimane una priorità per la famiglia e per tutti i cittadini onesti del Paese. Sulla pista giusta da seguire, l’avvocato Sgrò ha evidenziato come la pista della pedofilia non sia stata affatto esplorata e come sia importante invece farlo per approfondirla sia per escluderla o includerla nella ricerca della verità. Infine, secondo l’avvocato, non sembra esserci alcun collegamento tra la scomparsa di Emanuela Orlandi e quella di Mirella Gregori, avvenuta un mese prima. Pietro Orlandi ha detto di trovare la forza di andare avanti negli innumerevoli messaggi di solidarietà provenienti da tutto il mondo, continuando la sua battaglia per la verità sulla scomparsa di sua sorella.