La corte di assise di appello ha confermato la condanna di Chiara Appendino, ex sindaca di Torino e attuale parlamentare del Movimento 5 Stelle, a 1 anno e 6 mesi di carcere per i fatti accaduti a piazza San Carlo. Il processo riguardava il panico scatenatosi la sera del 3 giugno 2017 durante la proiezione della finale di Champions League, che ha causato circa 1.600 feriti e la morte di due donne a causa delle lesioni riportate. L’accusa riguardava presunte carenze nell’organizzazione e nella gestione dell’evento in piazza. Oltre a Chiara Appendino, sono state confermate anche le condanne a 18 mesi per Paolo Giordana, capo di gabinetto della sindaca all’epoca, e Maurizio Montagnese, ex presidente dell’agenzia Turismo Torino. Tuttavia, l’allora questore Angelo Sanna, precedentemente condannato in primo grado, è stato assolto insieme all’ex capo di gabinetto della questura Michele Mollo. Altri condannati sono il dirigente della questura Alberto Bonzano (1 anno e 4 mesi) e Marco Sgarbi, vicecomandante della polizia municipale (1 anno e 2 mesi). Chiara Appendino ha annunciato di rispettare la sentenza ma di presentare ricorso in Cassazione una volta note le motivazioni, affermando di continuare a difendersi dalle accuse. L’avvocato difensore di Appendino ha sottolineato che le assoluzioni degli ex funzionari responsabili della sicurezza avranno vantaggi anche per gli altri imputati, evidenziando che il panico scatenato nella folla fu causato da una banda di rapinatori armati di spray al peperoncino.