– Effetto Conte. Sono bastate cinque partite ufficiali per far entrare il tecnico nel cuore dei tifosi dell’Inter, dimenticandosi il passato. Un condottiero tutto grinta, che si agita e corre in panchina quanto i suoi giocatori ed esulta forse addirittura con maggior trasporto. E i nerazzurri si ritrovano, dopo quattro partite, in vetta solitaria ancora a punteggio pieno. La vittoria nel derby ha riacceso l’entusiasmo, dopo lo scialbo pareggio contro lo Slavia Praga. Un successo che porta la firma di tanti protagonisti, da Godin a Brozovic passando per Sensi, Barella e Lukaku, ma il vero fattore è senza dubbio Conte. La squadra è già a sua immagine e somiglianza, si sbatte e combatte, magari non è ancora perfetta però esce sempre con «la maglia sudata», come il tecnico aveva chiesto ai suoi giocatori fin da subito. L’effetto Conte si vede da tante piccole cose, non solo negli schemi che funzionano, ma anche dalla voglia di non mollare mai, nemmeno quando, finito il derby, l’ex ct fa svolgere un allenamento a chi non è sceso in campo. E non è un caso se anche la Curva Nord, che l’aveva accolto in estate non nel migliore dei modi, sia ormai stregata da un allenatore che solo fino a qualche mese fa ritenevano uno dei più acerrimi nemici. Guai tuttavia a dire la parola «scudetto», i difetti da correggere non mancano anche se le prime quattro gare di campionato sono sembrate una candidatura di rilievo come principale antagonista della Juventus. Anche per merito di Romelu Lukaku, capace fin da subito di non far rimpiangere Mauro Icardi con tre gol in quattro partite. Al di là dello screzio con Brozovic, il belga tra spallate e reti ha anche il piglio del leader, dentro e fuori dal campo, come dimostrato dal richiam verso i compagni per esultare tutti insieme dopo il 2-0. Confermando poi il suo essere un gigante buono, dedicando la rete a sua mamma Adolphine: «Maman je t’aime», l’urlo verso le telecamere. Gli esami all’orizzonte tuttavia non mancano: mercoledì a San Siro arriva la Lazio, poi, dopo la Sampdoria, nel giro di pochi giorni l’accoppiata Barcellona-Juventus potrà forse dare un indirizzo al resto della stagione nerazzurra. Intanto, però, l’Inter e i suoi tifosi si godono il settimo derby consecutivo senza perdere e soprattutto la vetta della classifica. Per i sogni, c’è ancora tempo.