“Non permetterò, in qualsiasi veste che sia presidente o consigliere di questa Regione, che le emergenze sanitarie derivanti dalle patologie tempo-dipendenti costringano i molisani ad andare fuori regione a rischio della vita. La legge in materia di riorganizzazione della Rete Ospedaliera e dell’emergenza, firmata da me, Filomena Calenda e Aida Romagnuolo e approvata dal Consiglio regionale, è stata bocciata dalla Corte Costituzionale sapendo benissimo che esiste un commissario il cui Piano non può essere contrastato, ma deve essere portato al confronto con istituzioni, portatori d’interesse e privati e non è stata difesa dalla Regione”. Così si pronuncia il consigliere di Fratelli d’Italia ed ex governatore, Michele Iorio, nonostante il pronunciamento sfavorevole della Suprema Corte. Rilancia anzi  sulla sua idea di sanità regionale “con i tre ospedali principali di Campobasso, Isernia e Termoli per le patologie acute e con Venafro e Larino per la Medicina cronica e Riabilitativa oltre alla ristrutturazione tipica dell’ospedale di Agnone di area montana”. E rimarca: “Il sistema pubblico ha medici e attrezzature adeguati sia pure sostenendo costi molto alti, ma ci sono anche Neuromed e Gemelli che offrono prestazioni di altissima qualità che possono erogare quando non riesce a farlo il sistema pubblico e hanno un bacino d’utenza più ampio che va ben oltre il Molise. Questo signore, riferendosi a Toma, quando ha dichiarato di ‘aver aumentato il budget per i molisani’, ha detto una grande sciocchezza non considerando il bacino d’utenza di queste strutture, penalizzando la mobilità attiva e costringendole, di questo passo, a chiudere”. Poi sulla Radioterapia erogata dal Gemelli Molise che, per effetto del decreto del commissario ad acta dello scorso 20 gennaio, non può avviare le cure senza le prescrizioni firmate dal reparto di Oncologia del Cardarelli, ha aggiunto: “Siamo l’unica Regione che usa la prescrizione pubblica per la Radioterapia quando un Decreto del Presidente della Repubblica stabilisce che questa deve essere prescritta esclusivamente dal Radioterapista che sa di quanti trattamenti ha bisogno il paziente che lui segue”. Inoltre, sulla data delle elezioni Regionali 2023, ha affermato: “Spero che si voti subito, anche a fine aprile, e che per questo si attivino gli esponenti del centrodestra locale e nazionale e anche il governo con un decreto apposito. Non avrebbe alcun senso infatti, andare ad elezioni il 25 giugno come ho sentito perché, dal 9 marzo a quella data, il Consiglio regionale sarebbe in sessione ordinaria senza poter far nulla quando le altre regioni prendono decisioni su materie importanti come Pnrr e autonomia differenziata”.