L’attuale conflitto tra Israele e Palestina ha raggiunto livelli critici con un bilancio sempre più drammatico. Il numero di morti israeliani è salito a 900, mentre i feriti superano i 2.500, con molti in condizioni gravi. Ci sono anche 750 persone disperse e almeno 100 ostaggi nelle mani di Hamas, tra cui cittadini americani e tedeschi.

Nel frattempo, nel deserto, un rave di giovani pacifisti ha lasciato un tragico bilancio di 260 morti. Dall’altra parte, i raid israeliani hanno causato la morte di 687 palestinesi, con oltre 3.700 feriti, secondo il ministero della Sanità di Gaza.

La situazione si aggrava ulteriormente con gli attacchi israeliani alle squadre mediche, alle strutture sanitarie e alle ambulanze, che hanno causato la morte di 5 operatori sanitari e il ferimento di altri 10.

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha dichiarato che “è una guerra per la nostra esistenza” e ha paragonato Hamas all’ISIS, affermando che come hanno sconfitto l’ISIS, sconfiggeranno anche Hamas. Ha fatto appello a un governo di emergenza nazionale senza precondizioni e ha sottolineato l’unità del popolo e della leadership israeliana.

Nel frattempo, l’organizzazione rabbinica Zaka ha annunciato la scoperta di 108 corpi di israeliani nel kibbutz di Be’eri, vicino al confine con Gaza.

Hamas ha minacciato rappresaglie, annunciando che giustizierà pubblicamente un civile israeliano in ostaggio per ogni bombardamento israeliano su abitazioni civili a Gaza senza preavviso.

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha ordinato “l’assedio completo” della Striscia di Gaza, interrompendo l’approvvigionamento di elettricità, cibo e benzina.

La situazione è diventata così critica che gli Stati Uniti si aspettano una vasta operazione terrestre contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore e Israele ha chiesto assistenza militare agli USA, inclusi missili per l’Iron Dome, bombe di piccolo diametro, munizioni per mitragliatrici e una maggiore cooperazione nell’intelligence condivisa.