di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- La città di Viterbo è in fermento in attesa del tanto atteso trasporto della Macchina di Santa Rosa 2023, e il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato. Il momento culminante avverrà alle 21 in punto, quando la maestosa Macchina di Santa Rosa prenderà il via da piazza San Sisto, dirigendosi verso il santuario, casa della santa patrona viterbese. Questa giornata speciale è caratterizzata da un programma ben definito, consolidato nel corso degli anni.

Lo scorso anno, a causa di tensioni tra il Sodalizio e le istituzioni riguardo alla sicurezza, alcuni rituali formali furono omessi. Tuttavia, quest’anno, tutti questi riti faranno il loro ritorno, riportando la tradizione a pieno vigore per la prima volta dal 2019.

La giornata è iniziata ufficialmente alle 13, quando il presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, e il capofacchino, Sandro Rossi, si sono incontrati con le autorità presso il Teatro Unione. Successivamente, i facchini si sono ritirati nelle loro case per il rituale della vestizione, indossando le loro uniformi, seguito da un pranzo.

Dopo il pasto, segue la tradizione del giro delle sette chiese nel centro storico, prima di ritirarsi nel boschetto dei frati Cappuccini. Quest’anno, si torna alle antiche tradizioni, abbandonando la sede del Palamalè dell’anno precedente. Lì, il capofacchino Rossi impartirà le ultime istruzioni per il trasporto, mentre i facchini si preparano per lo sforzo imminente.

Alle 20, i facchini, accompagnati dalla banda musicale di Vejano che intonerà il loro inno, partiranno dal Santuario di Santa Rosa e percorreranno a ritroso il percorso della Macchina. Sfilando tra migliaia di persone che li acclameranno, raggiungeranno la chiesa di San Sisto e il luogo della “mossa” (dove Gloria è stata assemblata).

A quel punto, il vescovo Orazio Francesco Piazza conferirà loro per la prima volta la benedizione in articulo mortis, preparandoli per il trasporto. Infine, l’evento clou: alle 21 in punto, tutti gli occhi saranno puntati su Porta Romana, da dove Gloria partirà alla volta di Santa Rosa. Il sindaco Chiara Frontini riceverà simbolicamente la Macchina dalle mani del costruttore Vincenzo Fiorillo e la consegnarà al capofacchino Sandro Rossi. Sarà compito di Rossi guidare i 113 facchini nel lungo viaggio fino al santuario.

Le luci si spegneranno, e così inizierà il lungo percorso di Gloria, l’ultima delle Macchine più amate dai viterbesi, suscitando lo stupore di tutti coloro che si troveranno lungo il suo cammino. Un evento di grande importanza e significato per la comunità di Viterbo, che testimonia la profonda devozione alla patrona Santa Rosa e alla tradizione secolare della Macchina.