Due gol, due storie e una vittoria che porta il Cagliari al quinto posto in classifica, a due punti dal Napoli. Due a zero contro la Spal. Primo gol di Nainggolan dopo il ritorno in Sardegna: bellissimo, con un siluro che si alza giusto per finire sotto l’incrocio. E raddoppio di Faragò, uno che mancava dal campo da sei mesi per un infortunio all’anca con tanto di intervento chirurgico: prima partita ufficiale, da terzino, e subito gol. L’abbraccio dei compagni è la foto della fine di un incubo. La Spal? Nessuna sorpresa, perché fuori casa quest’anno va sempre così: niente gol, niente punti. Ô così è stato anche oggi. Kurtic si muove bene da una parte e dall’altra. E rischia anche di rompere il ghiaccio fuori casa trovando davanti a se la manona di Olsen. Ma Floccari e Petagna? Non è solo colpa loro: situazioni per metterli in condizione di colpire non è che se ne siano viste molto. Intanto è allarme: la squadra di Semplici è terzultima. La giornatona di Nainggolan comincia al 10′. Ed è quello che si aspettava tutta Cagliari da quando il Ninja è tornato: una rete-spettacolo. La palla gli arriva sul destro, cinque metri fuori area, da una mischia in area: il tiro è un missile che va dritto all’angolo, sotto i due pali. Lui stesso, anziché esultare, fa un gesto come dire «mamma cosa ho fatto». Ô il classico gol che convince l’avversario ad uscire dal torpore di un pomeriggio più estivo che autunnale. E infatti la squadra di Semplici prende campo e si fa più pericolosa. Clamorosa l’occasione alla mezz’ora con colpo di testa di Kurtic e gran parata di Olsen. Ma non c’è molto di più. E un pò si capisce perché in trasferta la casella dei gol segnati sia ancora vuota. Nella ripresa la giornata di Nainggolan sarebbe potuta essere epica: ancora un tiro da fuori, ma questa volta l’ex Roma e Inter è fermato dal palo. La Spal prova a giocare e a costruire. Ma non riesce a dare un’accelerazione alla sua manovra. E arriva la mazzata. Che è anche la resurrezione per Faragò. Assente dallo scorso aprile per un infortunio all’anca, torna in campo a sorpresa dopo sei mesi. E segna: ruba palla a Floccari, scambia in qualche modo con Simeone e va solo davanti a Berisha. Il gol è il classico lieto fine. Con la Spal che si chiede: perché sempre a noi? L’ultimo gol, lo scorso aprile, Faragò lo aveva segnato proprio alla squadra di Semplici