Il processo riguardante l’omicidio di Giulio Regeni sta finalmente riprendendo slancio grazie a una decisione della Corte Costituzionale italiana. Quest’ultima ha dichiarato illegittimo l’articolo 402 bis comma 3 del Codice di Procedura Penale, nello specifico per quanto riguarda la sua mancanza di previsione riguardo al giudizio in assenza per i delitti commessi tramite atti di tortura. Questo avviene quando, a causa della mancata assistenza da parte dello Stato di appartenenza dell’imputato, risulta impossibile dimostrare che quest’ultimo, benché consapevole del procedimento, sia stato informato della pendente procedura giudiziaria.

Questa decisione rappresenta una svolta significativa nel processo legato all’omicidio di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano tragicamente ucciso in Egitto nel 2016. L’articolo precedentemente dichiarato illegittimo sembrava rappresentare un ostacolo nell’ottenere giustizia in questo caso complesso e delicato.

La decisione della Corte Costituzionale potrebbe aprire la strada a nuove possibilità investigative e potrebbe contribuire a far emergere la verità sull’omicidio di Giulio Regeni. La sentenza segna un importante passo avanti nella ricerca di giustizia per la tragica morte del giovane italiano.