Il G7 ha condannato i “ripetuti” rapimenti da parte della Russia dei manager e del personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia e ha chiesto l’immediata restituzione all’Ucraina del “pieno controllo” dell’impianto, oltre al rilascio “immediato” delle persone rapite: lo affermano i Paesi del G7 in un comunicato.
Nel comunicato si legge: “Condanniamo i ripetuti rapimenti da parte della Russia della dirigenza e del personale ucraino della centrale nucleare di Zaporizhzhia e denunciamo l’applicazione di altre forme di pressione sul restante personale ucraino. Queste azioni compromettono ulteriormente la sicurezza nucleare della centrale, impedendo al personale chiave di svolgere le proprie funzioni indispensabili.Respingiamo con forza questi atti sconsiderati, crudeli e pericolosi e chiediamo l’immediato rilascio delle persone detenute. Esortiamo la Russia a restituire immediatamente il pieno controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia al suo legittimo proprietario sovrano, l’Ucraina, a rimuovere tutto il personale russo dall’impianto e a interrompere qualsiasi tentativo di porre in modo sconsiderato e pericoloso la centrale nucleare sotto l’amministrazione russa, che potrebbe ulteriormente compromettere la sicurezza delle sue operazioni”- sottolineano i Paesi del G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Usa) insieme all’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell. “Riaffermiamo l’importanza dei Sette Pilastri della Sicurezza Nucleare, come delineati dal Direttore Generale dell’Aiea (Rafael Grossi, ndr), e ne riconosciamo la particolare urgenza per le centrali nucleari ucraine – conclude il comunicato -Sosteniamo gli sforzi dell’Aiea per facilitare l’attuazione di questi pilastri e sostenere la sicurezza degli impianti nucleari ucraini, nel pieno rispetto della sovranità ucraina”.