L’esercito russo si sta concentrando in operazioni offensive nelle direzioni Lyman, Bakhmut, Avdiika e Maryinsky, nel Donetsk, secondo il report quotidiano dello Stato Maggiore Ucraino. Le forze armate ucraine hanno respinto ben 52 attacchi e negli ultimi giorni le truppe del Cremlino hanno lanciato 39 attacchi aerei e 7 missilistici, 4 dei quali dal sistema di difesa aerea S-300 sulla città di Kramatorsk. Nonostante questi sforzi offensivi, l’esercito russo continua ad avanzare su Bakhmut, nell’Ucraina orientale, subendo però perdite “significative”, come affermato dal think tank statunitense ISW (Institute for the Study of War) in un suo ultimo report.
Nonostante l’escalation delle tensioni nella zona, il presidente della Commissione Difesa della Duma, Andrey Kartapolov, ha annunciato nuove regole per le convocazioni militari in Russia e ha affermato che il paese al momento non sta pianificando un’altra ondata di mobilitazione. Tuttavia, Mosca ha rafforzato la difesa aerea contro la Finlandia, membro della NATO. Inoltre, un drone di provenienza sconosciuta è caduto nel perimetro dell’aeroporto di Belgorod, in territorio russo, senza causare vittime ma causando danni alla recinzione dello scalo.
Mentre la situazione in Ucraina continua a peggiorare, il presidente francese Emmanuel Macron sta cercando di mediare una soluzione diplomatica, ma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che Parigi non può rivendicare un ruolo da mediatore poiché sta direttamente e indirettamente dalla parte dell’Ucraina.
Questa escalation di tensioni nella regione è motivo di grande preoccupazione per la comunità internazionale, che teme il peggioramento della situazione e la possibilità di un conflitto sempre più violento e pericoloso per la pace e la stabilità della regione.