Le drammatiche procedure per il distacco dei macchinari di sostegno vitale per la piccola Indi Gregory sono state avviate nelle ultime ore. Al momento, la bambina si trova in un hospice il cui nome non è stato comunicato. L’avvocato Simone Pillon, in contatto con i legali inglesi e la famiglia della bambina insieme al portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus Jacopo Coghe, ha reso noto che Indi è ancora in vita.

La decisione dei medici di Nottingham di procedere al distacco è giunta dopo l’ultimo via libera concesso ieri dai giudici della Corte d’appello di Londra. Nonostante l’opposizione dei genitori, Dean Gregory e Claire Staniforth, e l’offerta di trasferimento al Bambino Gesù di Roma supportata dal governo italiano attraverso la concessione della cittadinanza italiana, i giudici hanno confermato la loro decisione.

Nell’udienza di ieri, i giudici avevano inizialmente fissato il termine per il distacco dei dispositivi vitali per lunedì 13 novembre. Tuttavia, successivamente è emerso che, secondo l’interpretazione corretta della sentenza, il distacco avverrà il prima possibile, già sabato. Le residue speranze della famiglia si dissolvono, nonostante l’opposizione dei genitori e gli sforzi legali dell’Italia per il trasferimento a Roma.

Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha sostenuto pienamente la battaglia per Indi. Oltre alla concessione della cittadinanza, Meloni ha lanciato un appello formale al ministro della Giustizia britannico, chiedendo un intervento politico per consentire il trasferimento della bambina in Italia, invocando la Convenzione dell’Aia del 1996 e sottolineando lo spirito di collaborazione tra i due paesi.

Il distacco dei macchinari vitali seguirà una procedura graduale, con un ridotto supporto di ossigeno. Indi potrebbe rimanere in vita per ore o giorni, a seconda di come il suo organismo risponderà. Papa Francesco si è unito in preghiera per la famiglia di Indi Gregory, esprimendo solidarietà ai genitori e rivolgendo il suo pensiero a tutti i bambini nel mondo che soffrono a causa di malattie e guerre. La situazione continua a evolversi, mantenendo viva l’attenzione su questa tragica vicenda.