Segreto amministrativo. Su questo punto si concentra l’indagine della Procura di Roma aperta nei giorni scorsi e in cui si ipotizza il reato di rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio in relazione alle dichiarazioni fatte alla Camera la scorsa settimana dal vicepresidente del Copasir, Giovanni Donzelli, in merito al caso dell’anarchico Alfredo Cospito.

Si tratta di un lavoro di analisi effettuato anche con l’ausilio delle dichiarazioni fatte ai pm nei giorni scorsi dal capo del Dap, Giovanni Russo e dai vertici del Gruppo operativo mobile (Gom) della polizia penitenziaria sentiti a piazzale Clodio come persone informate sui fatti. Agli atti dell’inchiesta anche una serie di documenti tecnico-conoscitivi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria richiesti dagli inquirenti per inquadrare le procedure e i meccanismi con i quali si svolge l’attività di monitoraggio dei detenuti al 41 bis. Al termine di questa prima fase di “studio” i magistrati capitolini decideranno se procedere alla convocazione e in quale veste (persona informata sui fatti o indagato) di Delmastro e Donzelli. Al momento il procedimento resta ancora rubricato contro ignoti.