Secondo il quotidiano tedesco Bild, domenica scorsa i servizi segreti ucraini avrebbero tentato di uccidere il presidente russo, Vladimir Putin, con un drone esplosivo. Nonostante il tentativo sia fallito, le autorità russe avrebbero tenuto segreto l’evento. Il drone parte dall’Ucraina avrebbe avuto una portata di 800 km e 30 blocchi di esplosivo C4 a bordo. L’obiettivo sarebbe stato il parco industriale di Rudnevo, vicino Mosca, dove Putin avrebbe potuto essere presente. Il drone, tuttavia, è precipitato 20 km prima del suo obiettivo. L’Ucraina ha dichiarato che sta indagando su più di 80.000 possibili crimini di guerra che sono stati commessi. Il procuratore generale ucraino, Andriy Kostin, ha sostenuto che i russi mirano alle infrastrutture civili per far morire di fame e di freddo la popolazione. Inoltre, il procuratore ha accusato i russi di deportare minori e di sottoporli ad adozioni forzate e rieducazione, affermando che questi sono segnali di una campagna di persecuzione che mira all’esistenza stessa dello stato ucraino. In un altro sviluppo, il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, ha parlato con il presidente cinese, Xi Jinping, su come sviluppare le relazioni tra i due paesi. Zelensky ha anche nominato Pavel Ryabikin come ambasciatore dell’Ucraina presso la Repubblica popolare cinese. La telefonata tra i due leader è stata accolta positivamente dall’Unione europea. Tuttavia, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha affermato che la chiamata non è sufficiente per risolvere il conflitto in Ucraina. Infine, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha dichiarato che l’Ucraina accoglierebbe il Papa a braccia aperte e che l’invito rimane aperto in ogni momento.