L’Ue torna in pressing su Roma per la ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe ha, infatti, chiesto ancora una volta di “andare avanti”.
Sul Mes la premier Giorgia Meloni ha replicato, invitando a non discuterne “a monte ma a valle” ed ha chiesto un ragionamento “in un quadro complessivo”. In merito alla gestione delle crisi bancarie, ha detto che la “rete di sicurezza del Mes è una sorta di Cassazione”.
Dopo il fallimento della Silicon Valley Bank negli Usa, i leader dei Paesi dell’euro hanno del resto deciso di provare ancora una volta ad accelerare sull’Unione bancaria. Completata la vigilanza unica delle banche, in attesa del nuovo Mes per il meccanismo di risoluzione unico, si lavorerà ora sulle garanzie dei depositi. Resta invece ancora lontana la soluzione sul sistema europeo di assicurazione dei depositi (Edis). Sul Mes l’Italia è l’ultimo degli aderenti a non aver ratificato la riforma voluta per dare al ‘fondo salva-Stati’ anche il ruolo di ‘fondo salva-banche’. Mercoledì prossimo partirà l’iter in commissione Esteri della Camera delle proposte di legge di ratifica del Mes presentate da Pd e dal Terzo Polo.