La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito la sua posizione riguardo alla tassa sugli extraprofitti delle banche, affermando che si tratta di un’iniziativa che ha personalmente voluto. In un’ampia intervista a Corriere, Repubblica e La Stampa, Meloni ha discusso diversi temi politici attuali.

Ha sottolineato il suo rispetto per il sistema bancario e ha chiarito che l’obiettivo non è danneggiare le banche, ma affrontare uno squilibrio che si era creato. Meloni ha riconosciuto le critiche da parte del vicepremier Antonio Tajani, ma ha sottolineato che la questione era delicata e ha coinvolto il ministro dell’Economia Giorgetti.

Riflettendo sull’alleanza con Marine Le Pen in vista delle elezioni europee, Meloni ha dichiarato di non voler porre veti su nessuno e di lavorare per far crescere la famiglia dei conservatori. Ha espresso il desiderio di costruire un’alleanza omogenea e ha dichiarato di non credere nelle “larghe intese”.

Riguardo allo scontro con il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sui fondi per l’alluvione, Meloni ha sottolineato che chi fa politica sulla ricostruzione lo fa sulla pelle dei cittadini e ha sollevato interrogativi sulla richiesta di un incontro da parte di Bonaccini.

Sul tema del salario minimo, Meloni ha chiarito che si è parlato di concedere sessanta giorni al Cnel per proporre soluzioni per affrontare il lavoro povero, incluso il salario minimo per alcune categorie. Ha espresso preoccupazione riguardo a proposte legislative delle opposizioni e ha criticato la Cgil per organizzare manifestazioni prima che la legge di bilancio sia scritta.

Infine, Meloni ha affrontato questioni come il Pil, l’occupazione, il Pnrr e l’approccio ai migranti, sottolineando l’importanza di un approccio complesso e bilanciato a tali questioni.