Nuove rivelazioni sconvolgenti emergono dall’inchiesta sul presunto coinvolgimento della Lega con la Russia durante le elezioni europee. Secondo La Verità, uno dei russi incontrati da Savoini e Tizian nell’hotel di Mosca sarebbe un ex ufficiale del Fsb, l’ex Kgb. La Lega chiede un intervento del Copasir e solleva interrogativi sulla responsabilità dell’intelligence italiana, considerando il ruolo che Salvini ricopriva come vicepremier e ministro dell’Interno.

Il giornale La Verità, diretto da Maurizio Belpietro, pubblica nuove informazioni sulla presunta trama orchestrata al Metropol, definendo i russi coinvolti agenti segreti di Putin che si sarebbero incontrati con l'”agente anti-Lega dell’Espresso”. Secondo il giornale, l’agente Fsb identificato come Andrey Yuryevich Kharchenko sarebbe stato in contatto con Meranda, la fonte del giornalista de L’Espresso.

La Lega commenta le rivelazioni definendo l’operazione come un’inquinamento del dibattito politico e una minaccia alla democrazia. La partita è stata chiamata “sconcertante” per il silenzio politico e mediatico sul caso. La Lega critica Marco Damilano, ex direttore de L’Espresso, e la sua sinistra per le insinuazioni sui legami tra la Lega e la Russia nonostante l’archiviazione da parte della magistratura.

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, esprime solidarietà a Matteo Salvini e condanna gli attacchi subiti nel corso degli anni, definendo l’inchiesta come un processo politico e mediatico. Berlusconi afferma di essere sempre stato convinto dell’onestà di Salvini e sottolinea il loro rapporto di amicizia profonda e sincera.