A Senago, nel Milanese, sono state individuate numerose tracce di sangue durante un sopralluogo nella casa di Alessandro Impagnatiello, accusato dell’omicidio di Giulia Tramontano. Nonostante la pulizia accurata dell’abitazione, le tracce sono state rivelate utilizzando il luminol. L’ordine e la pulizia “maniacale” hanno portato ad ipotizzare che Impagnatiello possa avere comportamenti “ossessivo compulsivi”. Sono state trovate confezioni di farmaci allineate, coltelli disposti in base alla lunghezza della lama, una forbice e un pelapatate appoggiati sul piano, e i servizi all’americana di paglia impilati. Anche l’appartamento era in ordine, con pochi quadri alle pareti e una mensola con foto disposte con cura. Tuttavia, la quantità di sangue sul pianerottolo è stata così significativa che gli investigatori hanno pensato a un errore tecnico del luminol. Sono state rilevate molte altre tracce di sangue nell’intero condominio, smentendo l’ipotesi dell’errore tecnico. Si ritiene che Impagnatiello abbia pulito accuratamente, tanto che il personale delle pulizie che è intervenuto in seguito non si è accorto di nulla e ha cancellato ulteriori tracce senza saperlo. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno trovato un ceppo di coltelli da cucina poggiato sulla mensola di un mobile in cui è incassato il forno. Si prevede che, una volta concluse le indagini, verrà richiesto un processo con rito immediato contro Alessandro Impagnatiello, accusato dell’omicidio di Giulia Tramontano. La Procura potrà contestare nuovamente l’aggravante della premeditazione nella richiesta di processo immediato, mentre l’aggravante della crudeltà potrebbe essere riproposta. Le indagini sul caso sono considerate “chiuse”, anche se potrebbero essere approfonditi eventuali profili di favoreggiamento. Resta da verificare il momento in cui il corpo è stato collocato all’esterno, e saranno effettuate analisi entomologiche per determinare ciò. Impagnatiello ha dichiarato di aver effettuato ricerche online sul veleno per topi perché ne aveva visti alcuni sul posto di lavoro. Durante i rilievi nella sua abitazione, sono state trovate due bustine di un topicida nello zaino di Impagnatiello, un elemento preso in considerazione dagli inquirenti per valutare la premeditazione del crimine, anche se non decisivo.