L’area dei Campi Flegrei in Campania e la costa delle Marche stanno vivendo momenti di crescente preoccupazione a seguito del grave terremoto che ha colpito il Marocco, soprattutto alla luce dei continui sciami sismici e delle recenti scosse nell’area.
Francesca Bianco, direttrice del Dipartimento vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica, ha spiegato che non ci sono connessioni tra gli eventi nel Marocco e quelli nelle regioni italiane. Il fenomeno del bradisismo, il sollevamento del suolo, è completamente locale e non risponde alle grandi spinte delle zolle tettoniche. Inoltre, non c’è alcun collegamento con il terremoto avvertito a Ancona, poiché l’evento in Marocco è avvenuto in una zona sismogenetica africana già nota per terremoti di pari intensità.
Tuttavia, la crescente attività sismica nell’area dei Campi Flegrei ha sollevato preoccupazioni. Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, sta per incontrare il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, per chiedere provvedimenti specifici per affrontare i rischi legati al bradisismo. Questo include il finanziamento di verifiche e interventi strutturali sugli edifici e le infrastrutture pubbliche, nonché il supporto ai cittadini per il controllo e l’adeguamento statico delle proprietà private.
L’area dei Campi Flegrei ha sperimentato un sollevamento del suolo di oltre un metro dal 2005, iniziando la fase attuale del bradisismo. L’attività sismica è aumentata negli ultimi mesi, creando apprensione tra i residenti. Un punto critico è la viabilità stradale per l’evacuazione in caso di rischio di eruzione del vulcano sotterraneo dei Campi Flegrei, con i sindaci che chiedono un piano specifico per affrontare il bradisismo e i problemi di sicurezza correlati.