VITERBO- I pendolari della linea ferroviaria Roma Nord, che collega Viterbo alla Capitale, sono in rivolta a causa delle condizioni deprecabili del servizio. Da anni, questa tratta è un autentico calvario: viaggi interminabili, stazioni in rovina, treni sporchi e malandati, totale assenza di controlli. Insomma, un inferno sulla terra. E sembra che la situazione stia per peggiorare ulteriormente, spingendo il comitato degli utenti a reagire con fermezza.

“Un servizio indecente pagato a caro prezzo”, proclama un volantino che sta circolando sui social, nei bar e nelle stazioni. Il comitato degli utenti denuncia che la loro linea ferroviaria è tra le peggiori d’Italia e che gli investimenti, la manutenzione regolare e un servizio decente sono sempre più assenti, nonostante il costo dei biglietti e degli abbonamenti. La Regione Lazio ha firmato un contratto con le compagnie Cotral e Astral che vincola i pendolari a questa situazione almeno fino al 2032, se non oltre.

Il comitato ritiene che i reclami, sebbene necessari, non siano più sufficienti, poiché Cotral e Astral non hanno risposto adeguatamente alle segnalazioni. Pertanto, si preparano a mobilitarsi per ottenere miglioramenti reali e per sollecitare Cotral, Astral, la politica regionale, i comuni e i municipi coinvolti a prendere provvedimenti concreti.

Ogni giorno, centinaia di persone dai vari paesi della provincia di Viterbo utilizzano la Roma Nord, ma l’offerta è scarsa e la situazione è caotica. Studenti, lavoratori, turisti e utenti occasionali subiscono ritardi, soppressioni e gestione inadeguata del servizio quotidianamente. Inoltre, l’orario invernale recentemente introdotto da Astral/Cotral è stato visto come un attentato alla mobilità e ai diritti dei pendolari, specialmente per i paesi sulla direttrice della linea, da Sacrofano a Viterbo, che rimangono praticamente isolati per molte ore al giorno.

La riduzione delle corse della Roma-Viterbo, sostituite da autobus, è stata imposta da Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture, che richiede la conclusione di lavori di manutenzione ferma dal 2019 prima di autorizzare la circolazione sicura dei treni. Di conseguenza, anche se l’alta velocità è disponibile a Orte, per i viterbesi prendere un treno per Roma rimane una missione quasi impossibile, aggravando ulteriormente le difficoltà dei pendolari.