Una anziana paga la frutta acquistata in un mercato a Pisa in una foto d'archivio. ANSA / FRANCO SILVI

Nel secondo trimestre del 2023, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha riportato che il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in Italia è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, c’è stata una crescita dello 0,2% nei consumi durante lo stesso periodo. Questo indica che, nonostante una leggera diminuzione del reddito, le famiglie hanno aumentato le loro spese.

La propensione al risparmio, che già da alcuni trimestri si trovava al di sotto dei livelli pre-Covid, è stata stimata al 6,3%. Ciò rappresenta una diminuzione del 0,4% rispetto al trimestre precedente. In altre parole, le famiglie italiane stanno risparmiando una percentuale più bassa del loro reddito disponibile rispetto ai trimestri precedenti.

L’Istat ha anche sottolineato che i prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili durante questo periodo, ma nonostante ciò, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito dello 0%. Questo significa che, nonostante la stabilità dei prezzi, il reddito disponibile delle famiglie non è stato sufficiente a mantenere il loro potere d’acquisto invariato.

Questi dati indicano che le famiglie italiane stanno affrontando sfide economiche, con un reddito disponibile leggermente inferiore e una propensione al risparmio in calo. Tuttavia, la crescita dei consumi potrebbe essere vista come un segno positivo di fiducia nell’economia, anche se è importante monitorare attentamente la situazione economica nel paese.