Foto Cisl Medici Lazio due

 

“Se anche il ministro Speranza, parlando ieri all’Ordine dei medici di Napoli sul tema della sicurezza degli operatori sanitari, rilancia di fatto le tematiche portate avanti dalla Cisl Medici Lazio allora significa che ci abbiamo visto giusto quando abbiamo interessato i Prefetti del Lazio con la nostra richiesta di attivare un posto di Polizia negli ospedali” dichiarano in una nota Luciano Cifaldi segretario della Cisl Medici Lazio e Benedetto Magliozzi segretario della Cisl Medici Roma Capitale/ Rieti.

“E ci abbiamo visto giusto – prosegue la nota dei due sindacalisti – quando abbiamo chiesto l’aggravamento delle pene e la procedibilità d’ufficio contro gli aggressori e la costituzione di parte civile delle Aziende che vedono i propri lavoratori aggrediti. Se adesso il Ministro inizierà ad occuparsi anche della carenza dei medici specialisti e della scarsa attrattività delle nostre strutture dando risposte operative in tempi rapidi allora ci riterremo soddisfatti”.

Il Ministro per quanto riguarda la presenza della Polizia negli ospedali ha dichiarato di avere attivato un osservatorio con gli Ordini professionali e le Istituzioni interessate. Gli ha fatto eco la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan che ha dichiarato che proporrà l’attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale ai camici bianchi durante l’attività di servizio.
Intanto però La Cisl Medici Lazio chiederà di essere ammessa a costituirsi parte civile all’interno del procedimento penale in caso di aggressione ad un proprio iscritto durante lo svolgimento della attività lavorativa e ciò allo scopo di tutelare i propri professionisti e fare valere la pretesa civilistica alle restituzioni o al risarcimento del danno nell’ambito del procedimento penale.

“La Cisl Medici nel Lazio agirà con immediatezza in favore del proprio iscritto che ne farà richiesta ed attiverà con i propri consulenti legali la richiesta di costituirsi parte civile nel procedimento a carico dell’aggressore e senza alcun onere economico a carico del collega iscritto al nostro sindacato. Certezza delle pene, inasprimento delle stesse e tolleranza zero nei confronti di quanti recano violenza verbale o fisica ad un camice bianco nell’espletamento della sua attività a tutela dell’interesse dei singoli cittadini e della collettività, questa è la richiesta che la Cisl Medici Lazio continuerà a fare alle Istituzioni del nostro Paese e su questo obiettivo non faremo mai un passo indietro” – conclude la nota della Cisl Medici Lazio.

@vanessaseffer