L’Università italiana, simbolo di eccellenza internazionale, continua ad attrarre migliaia di nuovi studenti sia italiani che provenienti da altri Paesi, nonostante un lieve calo che si è riscontrato negli ultimi anni, con una stima, ancora ipotetica e al vaglio degli enti, di circa 300.000 iscritti per l’anno accademico 2022-23.
Secondo le stime del MIUR, emerge una nuova tendenza, non poi così nuova effettivamente, relativa al grande successo riscosso dalle università telematiche. In particolare si prevede che tra le nuove matricole, tantissime scommetteranno sull’innovazione, presentando le iscrizioni ad università online per tantissimi nuovi percorsi di studio.
Le previsioni per il futuro anno accademico
I dati oggi noti, come accennato, sono ancora al vaglio del MIUR e dei principali istituti di ricerca statistica universitaria, ossia Istat e Almalaurea, e sono “attesi”, ovvero ancora ipotetici, stimati in base a una serie di fattori sociali, economici e demografici.
In particolare, si aspetta l’arrivo di oltre 300 mila nuovi iscritti che costituirebbero il 13,8% della popolazione giovanile in età universitaria. Un risultato in parte positivo anche se certamente migliorabile.
Il successo della Nostra università in Italia e nel mondo
Sia il mercato del lavoro che quello dell’istruzione evolvono molto rapidamente. Tra i cambiamenti più “freschi” a cui stiamo assistendo c’è certamente l’innovazione della didattica che ha recepito tutti i vantaggi di poter operare online, rendendo il sapere più accessibile a tutti. Questo ha certamente influito nel livellare i divari sociali e ha anche permesso di raggiungere un sempre maggior numero di nuovi studenti, superando anche le crisi sociali più dure.
Il merito va sicuramente alle università telematiche accreditate dal MIUR, pensate per consentire a tutti gli aspiranti studenti di poter perseguire le proprie ambizioni di realizzazione professionale. Questo si unisce all’ottimo collocamento ottenuto dagli studenti a pochi mesi dalla laurea, un fattore di non poco conto, soprattutto se si pensa all’instabilità economica e sociale che vige da almeno tre anni in tutto il globo.
I dati di iscrizione non sono al massimo potenziale
Nel Rapporto Almalaurea 2022, infatti, gli studenti hanno promosso l’efficacia dell’Università italiana nell’offrire loro un’ottima collocazione sul lavoro e, quindi, viene sottolineato il generale clima di apprezzamento per questo tipo di esperienza.
Nonostante questo generale clima di positività, però, Almalaurea ammette che l’incertezza causata dagli avvicendamenti economici e politici mondiali possa aver influito negativamente sul tasso di immatricolazioni. Ed effettivamente i dati fanno emergere come la soglia dei trecentomila nuovi iscritti sia lodevole ma ben distante dal massimo potenziale a cui l’università italiana possa ambire.
Quindi, è proprio per questo che va riconosciuto merito alle università telematiche, in quanto hanno reso possibile l’accesso a una grande varietà di corsi di studio di alto livello anche a chi, in passato, non avrebbe potuto permetterselo. Cambiare città e trovare un sostegno economico, talvolta, può essere molto difficile per tantissime persone per cui la possibilità di studiare a distanza e conseguire un titolo, oltre che pienamente equivalente a quello tradizionale, è sicuramente una grande opportunità. In pratica, la possibilità di studiare a distanza ha contribuito in modo decisivo a diffondere in modo semplificato e più accessibile il Sapere.