L’Agenzia delle Entrate ha rafforzato il suo impegno nella lotta all’evasione fiscale, ottenendo risultati significativi attraverso una serie di strategie. Il direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, ha evidenziato gli sforzi compiuti e i traguardi raggiunti nel controllo e nel recupero delle entrate fiscali, durante un’intervista al Corriere della Sera.
Ruffini ha dichiarato che l’Agenzia ha alzato il livello delle aspettative e valuterà il suo successo non solo sulla base dell’ammontare di entrate recuperate, ma anche sull’accelerazione dei rimborsi, l’incremento dei servizi telematici e l’efficienza nel gestire il contenzioso. Ha inoltre sottolineato che l’obiettivo di recuperare 2,8 miliardi di euro da evasione fiscale è stato raggiunto grazie a un piano ambizioso di reclutamento di 11.000 funzionari.
Ruffini ha spiegato che la riduzione del “tax gap” (differenza tra quanto dovuto e quanto effettivamente pagato) è condizionata da vari fattori, non solo di natura fiscale. Ha rivelato che l’Agenzia ha superato gli obiettivi assegnati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in anticipo, inviando oltre 3 milioni di lettere di compliance con un incasso di 2,77 miliardi di euro. Questo traguardo è stato raggiunto in anticipo rispetto alla scadenza fissata per fine 2024.
In risposta alle critiche sull’azione dell’Agenzia, Ruffini ha sottolineato che essa si limita ad applicare la legge e non giudica sulla sua validità. L’80% dell’evasione fiscale è attribuibile a chi non presenta dichiarazioni dei redditi o lo fa in modo inaccurato, mentre meno del 20% riguarda l’evasione da versamento, ossia coloro che presentano la dichiarazione ma non pagano quanto dovuto.
L’uso dell’anagrafe finanziaria per i controlli incrociati è considerato un progresso cruciale nella lotta all’evasione fiscale. Ruffini ha spiegato che l’Archivio dei conti correnti consente di individuare soggetti con residenza fittizia all’estero ma con conti correnti in Italia. I primi risultati di questa strategia saranno presto evidenti.
Ruffini ha anche commentato che il livello di evasione fiscale è diminuito negli ultimi cinque anni di 15-20 miliardi di euro all’anno, mentre nel corso dell’anno precedente sono stati recuperati 20 miliardi di euro. Ha distinto tra la riduzione dell’evasione fiscale (migliore lealtà dei contribuenti) e il recupero dell’evasione fiscale (azione dell’Agenzia per riportare somme nell’Erario).