Una sparatoria dentro una chiesa dei testimoni di Geova ad Amburgo ha causato ieri la morte di 8 persone. Dietro la strage ci sarebbe un ex membro della stessa comunità.

Stando al bilancio fornito dalla Bild, sono state uccise otto persone e altre sono rimaste ferite durante una celebrazione religiosa del gruppo. Qualcuno ha sparato nella mischia durante una riunione e, secondo la Bild, nel bilancio di questa tragica notte nel quartiere di Altersdorf, altri otto dei presenti nell’edificio in quel momento sono rimasti gravemente feriti e sono stati trasportati in ospedale. La polizia, giunta prontamente sul posto, ha chiesto ai residenti della zona e dei quartieri limitrofi di restare chiusi in casa, affermando in un primo momento che “l’allarme” era “in corso” e c’era “pericolo estremo” per le strade della città anseatica. Nelle ore successive un portavoce delle forze dell’ordine ha chiarito che non c’erano indizi che potessero confermare questo timore e l’allarme è rientrato. Gli inquirenti ritengono che il responsabile della strage potrebbe essere fra le vittime. Secondo le informazioni dello Spiegel, la persona sospettata avrebbe fra i 30 e i 40 anni e potrebbe essere morta sul posto. L’arma utilizzata sarebbe una pistola. Non è ancora chiaro se fosse detenuta legalmente.  Sui social la premier Giorgia Meloni ha scritto: “Apprendo con grande tristezza della strage avvenuta ieri sera ad Amburgo. In questa tragica circostanza, esprimo profondo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime e al popolo tedesco”.