Dopo tre flessioni consecutive delle quotazioni internazionali della benzina, i listini dei prezzi dei carburanti mostrano oggi una miscela di segni positivi e negativi. Mentre Tamoil segnala un ribasso nei prezzi consigliati della benzina, Eni ha registrato un aumento su gasolio e Gpl.
La situazione del gasolio è particolarmente interessante, poiché sta vivendo un rialzo nei mercati petroliferi globali. Ciò è dovuto al livello eccezionalmente basso delle scorte negli Stati Uniti. Allo stesso tempo, la quotazione del Brent, un riferimento importante per il prezzo del petrolio, è in aumento grazie all’annuncio congiunto dell’Arabia Saudita e della Russia riguardo alla conferma del taglio alla produzione di greggio di un milione di barili al giorno anche nel mese di settembre.
Queste tendenze influenzano anche i prezzi dei carburanti in Italia. Le medie nazionali dei prezzi alla pompa sono in aumento, con la benzina a 1,93 euro al litro e il gasolio poco al di sotto di 1,8 euro al litro. Sui tratti autostradali, il prezzo medio della benzina self-service sta quasi toccando i 2 euro al litro.
Le informazioni fornite da Staffetta Quotidiana indicano che Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati del gasolio e del Gpl. D’altro canto, Tamoil ha ridotto di un centesimo al litro il prezzo consigliato della benzina.
I prezzi praticati comunicati dai gestori e monitorati dall’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, elaborati da Staffetta, mostrano le seguenti medie alle 8 di ieri mattina: la benzina self-service a 1,929 euro al litro (1,937 per le compagnie e 1,912 per le pompe bianche), il gasolio self-service a 1,795 euro al litro (1,803 per le compagnie e 1,777 per le pompe bianche).
Mentre il trend rimane dinamico, è importante tenere d’occhio le variazioni nei prezzi dei carburanti, soprattutto considerando l’impatto sulle spese dei guidatori e sul bilancio delle famiglie.