In una telefonata “fake” con due comici russi, Giorgia Meloni ha espresso la sua preoccupazione sul conflitto in corso in Ucraina, sottolineando la necessità di trovare una soluzione per porre fine alla crisi. Nel corso della conversazione, Meloni ha affermato che c’è molta stanchezza da entrambe le parti coinvolte nel conflitto e che è prossimo il momento in cui tutti riconosceranno la necessità di una via d’uscita. Ha sottolineato che è importante trovare una soluzione che rispetti la legge internazionale senza distruggerla, e ha accennato a idee su come gestire la situazione, che però aspetta il momento giusto per presentare.
La registrazione della conversazione è stata postata sulla piattaforma online canadese Rumble e ripresa dall’agenzia russa Ria Novosti. Meloni ha commentato che la controffensiva dell’Ucraina non sta procedendo come previsto e non ha cambiato il destino del conflitto. Ha sottolineato che, se non si cerca una soluzione, il conflitto potrebbe protrarsi per molti anni, ma ha elogiato gli sforzi degli ucraini e ha dichiarato che stanno facendo ciò che è giusto, cercando di aiutarli.
La conversazione ha affrontato anche il problema dell’immigrazione sulle coste italiane. Meloni ha criticato l’approccio dell’Europa, che ha cercato di limitare il problema all’Italia. Ha sottolineato che la dimensione del fenomeno coinvolge non solo l’Unione Europea ma potrebbe richiedere l’intervento delle Nazioni Unite. Ha evidenziato la mancanza di interesse da parte degli altri paesi europei nel risolvere il problema e il fatto che l’Italia sembra essere lasciata da sola a fronteggiarlo.
Infine, nella conversazione è stato fatto un breve accenno alla situazione in Libia, sottolineando che la situazione post-conflitto in quel paese non è migliorata come sperato.
La telefonata “fake” ha tratto in inganno il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, quando un individuo si è spacciato per il presidente della Commissione dell’Unione Africana attraverso l’ufficio diplomatico di Palazzo Chigi. Nonostante il tentativo di far pronunciare dichiarazioni “scomode”, Meloni ha mantenuto sostanzialmente le posizioni del governo, esprimendole con la solita cortesia formale riservata ai rappresentanti istituzionali stranieri.
Il presidente del Consiglio ha confermato il pieno sostegno all’Ucraina e la determinazione italiana nel contrastare l’immigrazione illegale. L’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri ha espresso rammarico per essere stato ingannato da un impostore, affermando che l’episodio si è verificato nel contesto degli sforzi di Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani durante l’Assemblea Generale dell’ONU tra il 19 e il 21 settembre.