Un attacco contro una chiesa cattolica ieri in Nigeria ha provocato decine di morti, tra i quali donne e bambini. Da individuare ancora il movente del massacro, ma potrebbe ascriversi alle sanguinose tensioni interetniche e interreligiose fra popolazioni locali e i pastori nomadi islamici Fulani che attraversano il più popoloso Paese africano.
Almeno cinque uomini armati hanno aperto il fuoco e lanciato ordigni contro i fedeli dentro la Chiesa di San Francesco a Owo, nello stato di Ondo, uccidendo diverse persone.
Il Vaticano ha fatto sapere che il Papa, informato dell’attacco alla chiesa perpetrato durante la celebrazione della Pentecoste, “prega per le vittime e per il Paese, dolorosamente colpiti in un momento di festa, e affida entrambi al Signore, perché invii il Suo Spirito a consolarli”. “Ferma condanna” per questa “terribile strage bambini, donne e uomini innocenti”, vittime di “una violenza inaudita”, è stata formulata dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. L’attacco non è stato rivendicato, ma un’organizzazione locale che rappresenta gli interessi dell’etnia Yoruba ha puntato il dito contro i pastori Fulani.
In passato vi sono stati massacri con un numero anche maggiore di vittime in violenze tra Fulani e coltivatori stanziali.