Il barman Alessandro Impagnatiello, accusato dell’omicidio della sua fidanzata Giulia Tramontano, è rimasto senza avvocato. Il suo difensore, Sebastiano Sartori, si è recato in carcere per comunicargli la rinuncia al mandato. Sartori ha affermato che la decisione è stata presa a causa di una mancanza di fiducia nei confronti del suo assistito, che sembra essere sempre più angosciato. Al momento, Impagnatiello ha un difensore d’ufficio nominato dai pubblici ministeri, anche se diversi avvocati si sono rifiutati di assumere il caso.
Dopo aver confessato, Impagnatiello ha modificato alcuni dettagli della sua ricostruzione del delitto, che gli inquirenti stanno cercando di verificare attraverso le immagini delle telecamere raccolte tra Senago e Milano. I video mostrano il barman con un lenzuolo sotto il braccio durante la notte del delitto e successivamente mentre carica due sacchi di plastica in macchina, uno dei quali sembra contenere indumenti sporchi di sangue. Si ipotizza che l’uomo stesse cercando di eliminare le prove del suo crimine e si fosse già messo in moto per nascondere il corpo della sua compagna.
I genitori di Giulia non hanno mai creduto alla versione della scomparsa volontaria della figlia, poiché è risultata sospetta l’assenza di risposte alle chiamate e la vaghezza del convivente. L’avvocato della famiglia ha dichiarato che fin dall’inizio hanno temuto un tragico epilogo, poiché era difficile immaginare che la loro figlia, in attesa di un bambino, si fosse allontanata nonostante la fine della relazione sentimentale.
La famiglia di Giulia è devastata e chiede di poter vivere il proprio dolore e lutto nel modo più sereno possibile. Le indagini, coordinate dai pubblici ministeri Alessia Menegazzo e Letizia Mannella e condotte dai carabinieri, sono proseguite per raccogliere le prove necessarie per ricostruire l’intera dinamica del crimine, compreso l’occultamento del cadavere, al fine di dimostrare la premeditazione del delitto. Saranno eseguiti rilievi scientifici nell’appartamento in cui Giulia è stata uccisa e dove il suo corpo è stato ritrovato tra le sterpaglie dopo un tentativo di bruciarlo. Durante questi accertamenti, verrà sequestrato il coltello e saranno raccolti tutti gli elementi utili per ricostruire i tempi dell’omicidio.
Inoltre, sono stati interrogati il custode dell’edificio in cui avvenne il delitto, che ha trovato tracce di cenere sulle scale, e la sorella e la madre di Giulia per ricostruire le ultime ore di vita della giovane. Giulia si era incontrata con una ragazza con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela poco prima dell’omicidio. Questa collega di lavoro ha evitato di far entrare Impagnatiello in casa quando lui ha cercato insistentemente di volerla incontrare.