Oggi, a Palermo, si sono tenute le commemorazioni in ricordo della strage di via D’Amelio, avvenuta il 19 luglio 1992, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta. In occasione dell’evento, la premier Giorgia Meloni ha presenziato alle cerimonie svoltesi presso la Caserma Lungaro.
Durante la commemorazione, la premier Meloni ha sottolineato come le polemiche non aiutino le istituzioni e ha respinto fermamente le voci secondo cui avrebbe scelto di non partecipare alla manifestazione per timore di contestazioni. Con determinazione, ha dichiarato di essere sempre stata una persona coraggiosa e pronta a lottare contro la mafia, ribadendo di non essersi mai sottratta a nessuna situazione nella sua vita.
Meloni ha avuto un incontro e un colloquio con Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo, dimostrando il suo sostegno alla famiglia colpita dalla tragedia. Durante la cerimonia, ha deposto una corona d’alloro in onore delle vittime delle stragi di mafia, dimostrando la sua vicinanza ai familiari dei caduti.
Successivamente, la presidente del Consiglio si è recata al cimitero di Santa Maria di Gesù per rendere omaggio alla tomba della famiglia Borsellino, dove ha deposto una corona in memoria dei poliziotti uccisi: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Meloni ha quindi annunciato che avrebbe visitato le tombe di Giovanni Falcone nella chiesa di San Domenico e di Paolo Borsellino nel medesimo cimitero.
Prima di lasciare la prefettura, dove ha presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, la premier ha sottolineato la sua determinazione nel combattere la mafia, continuando il suo lavoro con coloro che si adoperano onestamente per far trionfare lo Stato contro il crimine organizzato.
Da notare che la premier non parteciperà alla tradizionale fiaccolata organizzata dalla destra, che ogni anno parte da piazza Vittorio Veneto per raggiungere via D’Amelio.
La partecipazione di Giorgia Meloni alle commemorazioni ha dimostrato un forte impegno nel contrasto alla mafia e nel mantenere viva la memoria delle vittime delle stragi di via D’Amelio.